Negli anni novanta ho riprovato quel piacere leggendo i crossover tra Dylan Dog e Martin Mystère, albi che attendevo con trepidazione.
Il lettore ha bisogno di immaginare i propri eroi come parte di un unico universo coerente, dove si uniscono le forse per combattere il male.
La Star Comics ha provato questo esperimento inserendo Cornelio in un episodio di Valter Buio. Malgrado la felicissma penna dell'amico Alessandro Bilotta, non si trattava proprio di un crossover. Cornelio era accessorio alla narrazione e soprattutto non era un personaggio concreto ma (attenzione spoiler) un personaggio di fantasia. Questo, dal punto di vista di economia editoriale, permettetemi, è stato in parte un errore. O quantomeno un esperimento sterile.
Per ovviare a questo mio bisogno, che probabilmente resterà tale probabilmente per sempre, mi sono fatto una dose di metadone con una illustrazione che vede insieme Desdemona e Cornelio. Due personaggi che hanno molto in comune, a cominciare da uno degli autori... Quando scrivevo L'Insonne mi ispiravo a Lucarelli, quando ho scritto Cornelio (i primi tre episodi), cercavo qualcosa de L'insonne.
Spero che questa illustrazione sia una specie di rituale propriziatorio, un formula magica da pronunciare tracciando linee di china nera, capace di dare vita a sogni forse irrealizzabili... perché troppo spesso, chi decide della vita di un eroe dei fumetti sembra avere gli occhi velati proprio di questo liquido scuro.
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