Firma per riportare L'Insonne in edicola. Bastano pochi click!

mercoledì 17 ottobre 2012

Petizione per riportare in edicola L'Insonne. Firma anche tu!

Comunicato con preghiera di diffusione



Aiutaci a riportare il fumetto “L'Insonne” in edicola

L'insonne, per quei pochi che non lo sanno, è una serie a fumetti nata ormai nel lontano 1994 e che ha avuto il suo massimo splendore dal 2005 al 2007 con 14 albi "bonelliani". La vita editoriale di Desdemona, la giovane speaker nottambula di Radio Strega, è stata travagliata, con editori che non sono riusciti a garantirle la regolarità nelle uscite. Ha vinto numerosi premi di pubblico e critica anche perché è uno dei pochi personaggi a fumetti le cui vicende sono ambientate in Italia, prendono spunto da vicende di cronaca e affrontano problemi anche di importanza sociale. Col tredicesimo numero, dal titolo "Opera al rosso", il terzo delle Edizioni Arcadia, si è concluso un importante arco narrativo, ma sia gli autori che i lettori, sono convinti che Desdy abbia ancora molto da dire. De L'Insonne sono stati fatti degli audio fumetti, un gioco di ruolo, un romanzo, fumetti brevi da leggere gratuitamente on-line, la versione per iPad e presto per tablet Android, ma la nostalgia della carta era insopportabile.

Purtroppo, trovare un editore capace di sostenere il peso di una pubblicazione seriale in edicola, non è affatto semplice. Oltretutto, investire su un personaggio che è comunque già stato pubblicato da altri, fa storcere il naso.
Come convincerli che è una buona idea?
Dimostrandoli che i lettori ci sono e sono molto motivati.
Per questo, Enrico Ruocco ha organizzato una raccolta firme. Una petizione per promuovere la pubblicazione di un fumetto. Una cosa che, per quanto ne so, non si era mai vista. Una vera spinta popolare dal basso. Per una volta non sono gli editori a cercare di capire cosa possa piacere al mercato, ma sono i lettori che possono chiedere la pubblicazione di una serie garantendo sull'acquisto del primo episodio che sarà in edicola al solito prezzo dei "bonelliani".

Quindi, se avete letto L'Insonne e vi è rimasta nel cuore, se questa iniziativa vi fa simpatia, o se credete nella forza della gente, allora firmate. Nessuno vi chiede denaro, tranquilli. Si fa tutto sulla fiducia e firmare è semplicissimo. Basta l'account di Facebook. Pochi istanti per permettere ad un sogno di essere sognato ancora. Paradossale, per una come Desdemona che soffre di insonnia. Attenzione, però, non basta cliccare sul "mi piace" della pagina. Firmate, e se avete voglia di sentirvi parte di questo progetto, diffondete la notizia. Anche voi, colleghi autori, emergenti e non, perché l'idea è di fare de L'Insonne, anche un piccolo esperimento di scrittura collettiva.

Non conoscete L'Insonne? Non l'avete mai letto? Nulla di più semplice da rimediare. DA QUI  potete scaricare il n° 0 della serie del 2005, inchiostrato da Jacopo Brandi e disegnato da Giuseppe Di Bernardo, ovvero il sottoscritto. Una coppia prestata dalle pagine di Diabolik alla causa de L'Insonne.

Allora cosa aspettate? Chi incontra Desdemona se ne innamora. Diamogli finalmente l'occasione di dimostrare quello che vale. Non ci siamo arresi in diciotto anni e non ci arrenderemo mai. "Con chi ama la notte, con chi non dorme la notte, Desdy Metus, sempre insieme ai suoi lettori, su Radio Strega".
                                                                                                     Giuseppe Di Bernardo



lunedì 15 ottobre 2012

Al mercatino dell'antiquariato...

Attenzione, attenzione, state per leggere un nuovo lagnosissimo post dove mi lamento per la sfortuna de L'Insonne. Quindi siete avvisati: se non avete lo spirito da crocerossina vi conviene chiudere la pagina. Non mi offendo.


Io sono molto sensibile ai fenomeni sincronici. Me ne capitano continuamente e credo che abbiano un significato.
Cosa sono i fenomeni sincronici?
Per dirla semplice "le coincidenze", ma si sa che il caso è Dio che passeggia in incognito.
Ad un mercatino rionale dell'antiquariato mi sono avvicinato ad un banco che vendeva qualche fumetto. Lì, tra le varie costine dei fumetti ne spiccava un blocco con la costolina arancione e nera. Si trattava di alcuni numeri de "L'Insonne" del 2005 (4-6-7-extra-10) e in mezzo a quelli c'era anche il numero 3 della serie del 1995.
Li ho comprati, naturalmente.
Negli anni ne ho regalati tanti, li ho mandati ad editori più o meno attendibili per proporgli di rilevare il personaggio, quindi ho sempre bisogno di qualche copia in più. Proprio poche ore prima stavo parlando con la mia splendida compagna sul da farsi con Desdemona, quale piano editoriale perseguire e se perseguirlo.
Magari mollare tutto, visto che ogni giorno sembra sempre più complicato.
Per tanti autori pubblicare un fumetto è un lavoro. Per me cercare di pubblicare Desdemona è una specie di autoflagellazione. Altro che Giuseppe Di Bernardo dell'Ordine di Desdemona Metus. Non passa giorno che una possibilità svanisca o che qualcuno mortifichi una flebile speranza.
Ma perché continuo a farlo?
In "Matrix" Mr. Smith dice a Neo: "Perché signor Anderson? Perché? Perché? Perché lo fa? Perché si rialza? Perché continua a battersi?" e Neo risponde: "Perché così ho scelto".
Ecco, non so perché mi ostino a farlo... forse lo faccio solo perché ho deciso di farlo.
Tornando alle copie trovate al mercatino, dopo l'acquisto mi ha assalito un profondo disagio. La persona che aveva venduto quelle copie, amava certamente Desdemona. Le aveva collezionate fino al n°10 e aveva anche l'extra e un numero della prima serie. Non si trattava di un lettore occasionale che, finita la lettura, vende al rigattiere i vecchi fumetti.
Questo è uno che l'ha seguita fin dall'inizio. Ed uno che mi sento di aver tradito.
Sì, perché questa persona non ha avuto la possibilità di leggere l'epilogo della serie, gli ultimi numeri. Per questo me lo immagino a far spazio in libreria per accogliere qualche nuova serie, oppure semplicemente per recuperare lo spazio per la camera del bambino. Lo immagino che avrà pensato: "La vendo. L'ho amata tanto ma la vendo, perché hanno tradito la mia fiducia, promettendomi un finale che non è mai arrivato". Se potessi gli telefonerei per raccontargli come è andata a finire la storia.
Per questo io ho un rapporto così stretto con i lettori: ho l'impressione di dovergli qualcosa, di onorare un accordo fatto. Un accordo che non dipende da me o dagli autori. Perché per me, L'Insonne non è un lavoro, è una specie di missione.
Ma c'è un altro motivo che mi ha messo di umore nero, ovvero l'aver visto Desdemona in mezzo a tutti quei vecchi fumetti come un personaggio del passato, fuori tempo massimo. Come se il mondo volesse dirmi: "Vedi? Qui deve stare: tra le vecchie cose".
E io, come un vecchio patetico soldato giapponese non mi do per vinto.